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Recensione di Accolade 2 LRF XP50 Pro e Helion 2 XP50 Pro

Questa recensione è stata gentilmente fornita da RifleShooter Magazine

Autore - Paul Austin

La nuova serie Pulsar Pro fissa un nuovo standard di riferimento per i dispositivi termici – Immagine: Archant

Paul Austin recensisce i più recenti - e tecnologicamente all’avanguardia - prodotti in ambito termico, Pulsar Accolade 2 LRF XP50 Pro e Pulsar Helion 2 XP50 Pro

Pulsar Helion 2 XP50 Pro, qualità da settore militare unita a un’eccellente ergonomia – Immagine: Archant

Non è passato molto tempo da quando si doveva attendere 18 mesi per un significativo aggiornamento di prodotto da parte di Pulsar, ma i tempi sono cambiati. Soltanto pochi mesi fa ho testato i visori Accolade 2 e Helion 2, e ora è disponibile una nuovissima versione Pro di entrambi gli strumenti. 

Pulsar aveva una scelta ben precisa da fare, abbassare i prezzi o innovare. Hanno chiaramente scelto quest’ultima opzione, e il loro modello di business è ora impostato su questo schema: se desideri il meglio, devi essere pronto a spendere il necessario. La domanda quindi è se i nuovi prodotti di punta della gamma Pulsar valgono veramente l’importante investimento richiesto.

Prima di commentare il costo elevato, se non addirittura esorbitante, dei prodotti Pulsar, diamo un’occhiata agli elementi di base che rendono Pulsar fiduciosa che sarete disposti ad aprire il vostro portafoglio per assicurarvi il meglio della tecnologia termica.  

Pulsar Accolade 2 LRF XP50 Pro, la stessa qualità dell’immagine di Helion con il bonus aggiuntivo del telemetro laser –

Immagine: Archant

Design & Costruzione

Pulsar significa semplicemente prodotti con la costruzione di maggior qualità e robustezza, i migliori materiali, un’ergonomia e una funzionalità straordinarie. A mio parere, a questo si aggiunge la miglior interfaccia utente, navigazione, connettività WiFi e App, oltre alle più complete funzioni relative all’immagine. Il sistema di selezione costituito da brevi o lunghe pressioni dei pulsanti è stato imitato da molti produttori.    

Sul campo, sia che si indossino dei guanti o meno, non ci sono difficoltà a trovare e gestire i comandi, di giorno come di notte. Le dita trovano istintivamente pulsanti e funzioni, e la sensazione in termini di ergonomia e design è paragonabile all’avere tra le mani un iPhone.

L’ingrandimento di base è 2.5x su entrambi i modelli, e raggiunge un massimo di 20x. Se potessi cambiare qualcosa, opterei probabilmente per un range da 2x a 16x, ma questa è una mia preferenza: normalmente sparo da distanze ravvicinate – tra 50 e 200 m - in aree boschive ristrette. Se normalmente sparassi in campi di 200 acri, sicuramente questa scelta di ingrandimenti non mi dispiacerebbe.      

Un altro aspetto degno di nota è il display AMOLED 640x480, che potrebbe sembrare un po’ basso come risoluzione in un mondo dove “HD” e “4K” sono onnipresenti, ma questi non sono altro che processi di ingrandimento della risoluzione, in pratica si amplia l’immagine iniziale da 640 del sensore per adattarsi a un display più grande. Di fatto non cambia nulla per la qualità dell’immagine, quindi non fatevi scoraggiare da questo.    

Accolade è un po’ ingombrante, ma dopo aver visto l’immagine che si ottiene, la dimensione e il peso non hanno importanza – Immagine: Archant 

Qualità dell’immagine

Ora arriviamo alla parte fondamentale. La qualità dell’immagine giustifica la spesa elevata? Se potete permettervi l’investimento, allora la risposta è positiva nel modo più assoluto. I nuovi Pulsar V2 Pro con NETD <25 mK sono francamente sbalorditivi.

Ogni volta che avvio uno di questi strumenti resto impressionato. Non importa se sia una giornata ideale per un dispositivo termico o invece una mattinata umida e nebbiosa, situazione critica per il contrasto dell’immagine: è semplicemente una gioia poterli usare. In condizioni ideali sono fantastici; in condizioni difficili sono comunque impressionanti!   

Come su tutti i prodotti Pulsar, la disposizione dei pulsanti e dei comandi è eccellente – Immagine: Archant

Il valore di NETD fa la differenza

I valori di NETD sono diventati il terreno di battaglia nel marketing dei dispositivi termici. Un valore < 50 mK era in precedenza la norma, poi Pulsar ha alzato l’asticella con la recente introduzione della versione 2 che vanta un valore < 40 mK. Adesso Pulsar raggiunge un livello ancora superiore con le nuove V2 Pro con NETD < 25 mK.

Qui mi voglio sbilanciare, affermando che non riesco a immaginare come si possa ottenere un’immagine migliore da un sensore da 640 di quella che Pulsar riesce a fornire con questi nuovi modelli Pro. L’unico fattore che a mio parere potrebbe spingere la tecnologia ancora più in là sarebbe un nuovo, più grande sensore, come potrebbe essere 1280x960. Credo però che questo sia ben lontano dal divenire realtà, e non ho avuto notizie o indiscrezioni che mi facciano pensare diversamente.

Il maggiore intervallo dinamico garantito da un valore NETD più basso mostra realmente le sue potenzialità in situazioni critiche per la tecnologia termica. Le mattinate fredde e umide, le giornate piovose, con nebbia e umidità, sono le occasioni in cui un NETD più basso fa la differenza.     

I sensori più grandi sono un vantaggio enorme, avendo più pixel e quindi una risoluzione superiore, il che è ulteriormente rafforzato da una lente più grande, da 50 mm. Il valore < 25 mK significa che differenze estremamente ridotte di temperatura vengono colte e riprodotte nell’immagine molto più accuratamente, e questo è il vantaggio maggiore.

Inoltre il NETD < 25 mK di queste versioni Pro aggiunge un’altra dimensione anche sotto altri aspetti. L’immagine stessa appare molto più tridimensionale in tutte le condizioni: più profondità, dettaglio e contrasto. Non è solo una questione di funzionalità, piuttosto è un vero piacere osservare immagini così ricche di dettaglio.  

Il valore più basso di NETD alla prova sul campo, con una chiara distinzione tra corpo e testa di oche nascoste a una distanza di 100 m -

Immagine: Archant

Accolade LRF

I miei complimenti finali vanno al telemetro laser di Accolade. La maggior parte dei telemetri laser integrati sui dispositivi termici non reggono il confronto con un telemetro vero e proprio, ma quello di Accolade rappresenta l’eccezione. È ottimo sulla distanza dichiarata di 1000 metri e, ancor più importante, è veloce e affidabile, rilevando il bersaglio accuratamente e costantemente a qualsiasi distanza.   

Anche in una serata con condizioni difficili per uno strumento termico, la qualità dell’immagine è decisamente accettabile.

Immagine: Archant

In conclusione…

Non c’è nulla dei nuovi Pulsar Pro che non meriti di essere apprezzato. L’autonomia della batteria è straordinaria, le prestazioni, la qualità dell’immagine e le funzionalità non hanno eguali. L’unico aspetto problematico è il prezzo. Chi lo acquista tuttavia non se ne pentirà, a meno che in famiglia si scopra quanto avete speso! Ma se ve lo potete permettere, avete la mia invidia!   

Potreste pensare che questa sia una normale foto in bianco e nero, ma in realtà è un’immagine termica al 100% -

Immagine: Archant

Pulsar Helion 2 XP50 Pro e Pulsar Accolade 2 LRF XP50 Pro

Lente f50/1.2 (Accolade 2 LRF XP50 Pro)

Lente f50/1.0 (Helion 2 XP50 Pro)

Sensore termico 640x480

Sensore 25 mK

Ingrandimento 2.5-20x

Pixel pitch: 17 micron

Distanza di rilevamento: 1800 m (a grandezza d’uomo)

Tre modalità di osservazione: Città, Foresta, Identificazione

Modulo Wi-Fi integrato

Compatibile con Stream Vision

Foto e videoregistrazione integrati

Frequenza d’aggiornamento: 50 Hz

Otto tavolozze di colori

Display AMOLED 640x480 resistente al gelo (Accolade 2 LRF XP50 Pro)

Display AMOLED 1024x768 resistente al gelo (Helion 2 XP50 Pro)

Classificazione IPX7

Distanza minima di messa a fuoco: 3m

Temperatura di funzionamento: da -25°C a +50°C

Peso: 0,627kg

Batterie ricaricabili di lunga durata e a sostituzione rapida

La profondità di campo è straordinaria. Il veicolo è a una distanza di 40 m, gli alberi più lontani a 530 m.

Immagine: Archant

Pulsar Accolade 2 LRF XP50 Pro

Oltre alle caratteristiche sopramenzionate:

Design binoculare

Distanza interpupillare variabile

Telemetro laser incorporato con distanza di rilevamento di 1000 m

Peso: 0,79 kg

Non si otterrà mai questo livello di dettaglio da lontano, ma questa immagine ravvicinata mostra l’effetto di un basso NETD

Immagine: Archant